Bussetti: nuovi concorsi e più valore all’esame di maturità

Bussetti: nuovi concorsi e più valore all’esame di maturità

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“In tempi brevi nuovo progetto per l’esame di maturità”

«Dobbiamo avere insegnanti preparati, è anche a loro tutela essere stabilizzati con i concorsi. C’è anche un tema di qualità, di qui l’importanza dei concorsi».
Così il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti intervistato ieri a Radio 24 . «Con l’avvio dell’anno scolastico – ha ricordato – abbiamo proceduto con l’immissione in ruolo di 57 mila docenti. Poi la macchina amministrativa va assolutamente rinforzata, per far avviare l’anno scolastico si lavora da mesi prima e anche per quanto riguarda i dirigenti scolastici dal 2011 non c’è un concorso e ne è stato avviato uno».

Ridare valore all’esame di Stato
Bussetti ha parlato anche dell’obiettivo di «ridare valore» all’esame di Stato, superando la logica «dell’alternanza scuola-lavoro» e restituendo centralità alle «materia di competenza» del curriculum. «Vogliamo ridare valore a un esame che impostato sull’alternanza scuola-lavoro non aveva senso. L’idea, se si riesce in tempi brevi, è di ridare valore centrale all’esame di maturità sulle materie di competenza del percorso di scuola superiore. L’alternanza non ha avuto una presa positiva in tutte le zone del nostro Paese e non sarà più il fulcro dell’esame».

A settembre nuovo progetto per maturità
In un’altra intervista al quotidiano La Stampa, Bussetti ha anticipato che i lavori per la “nuova maturità” inizieranno a settembre. «È un lavoro che stiamo facendo con gli uffici del Ministero. Lo dettaglieremo a decisioni prese e, comunque, entro settembre. L’esame è sempre un tema delicato che mette in fibrillazione ragazzi e famiglie». Quanto all’anno scolastico in avvio, Bussetti ha dichiarato di essere al «lavoro per una partenza ordinata» e che si parla «certamente di un lavoro complesso», svolto «in condizioni molto difficili, che ereditiamo dal passato. La situazione delle scuole senza un dirigente – abbiamo oltre 1.700 reggenze – è frutto di sette anni senza concorsi. Si potevano bandire prima. Le carenze di insegnanti in alcune classi di concorso e sul sostegno sono l’eredità di gestioni miopi e di decisioni prese a rilento. Stiamo lavorando ad un piano di reclutamento pluriennale per arginare le emergenze e superarle».

Sì ai concorsi, ma senza creare nuovo precariato
«Vogliamo – prosegue – un sistema di istruzione efficiente e di qualità in tutto il Paese. Nessuna penalizzazione del Sud. I concorsi che bandiremo terranno conto delle esigenze del sistema cercando di evitare di creare nuovo precariato. Diremo con trasparenza e chiarezza dove c’è più necessità di insegnanti, dove sono i posti». Sull’alternanza scuola-lavoro «stiamo definendo meglio gli obiettivi per dare indicazioni precise a tutti gli attori coinvolti, i tempi, il minimo delle ore, le funzionalità. È una forma di orientamento importante per i ragazzi, ma deve essere di qualità». Sui vaccini precisa: «Eventuali responsabilità connesse ad autocertificazioni non veritiere ricadono esclusivamente sugli autori, non sui presidi. Nessuno scenario catastrofico».

Fonte dell’articolo: Il Sole 24 Ore



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